Legenda

A. Riferimenti: ad una voce di IG; a voci di SEG; ad altri repertori; link ad IG / PHI (se presenti) o ad altri database online;
B. Contributi documentali (strettamente epigrafici o archeologici);
C. Contributi al testo (filologici, linguistici, metrici, storici);
D. Contributi presenti in voci di catalogo o in monografie; articoli con trattazioni di più voci di CEG.
OS. Open Sources: database o strumenti di indagine accademica online.

 

A SEG 58.30; 58.1888; 58.1889; 59.1969; IG I 3 1154PHI.
 
C Bruss 2005; vedi CEG 1. CEG 11 = Bruss 2005, p. 111, n. 54.
 
D Tsagalis 2008; vedi CEG 1. CEG 11 = Tsagalis 2008, p. 276.
 
D Tueller 2008; offre uno studio letterario incentrato sull’evoluzione delle convenzioni utilizzate per determinare voce e identità funeraria negli epigrammi, soprattutto del periodo arcaico e classico. Tueller esamina numerosi testi raccolti in CEG fra cui segnaliamo i nn. 11, 24, 27/28, 42, 51/52, 62, 72, 95, 97, 108, 110, 113, 131, 144, 190, 195, 197/198, 202, 217, 251, 312, 326, 345, 367, 400, 407, 429, 477, 482, 487, 500, 510, 512, 520, 539, 544/545, 549, 551, 564, 593, 683, 720, 763, 833 (= 398 b), e 843.
 
C Kaczko 2009, pp. 90-117; vedi CEG 1. CEG 11 = Kaczko 2009, p. 93 n.10.
 
D

Ginestì Rosell 2012, no. 188. Il volume presenta una edizione della tesi di dottorato della studiosa, discussa presso l’Università Autonoma di Barcellona nel 2006, con la revisione di Santiago Álvarez, che alle pp. 9-10 presenta la monografia. L’opera si propone di catalogare tutte le iscrizioni degli stranieri ad Atene. Il catalogo, alle pp. 141-357, raccoglie 519 iscrizioni datate fra il VI  il IV sec. a.C. Questa sezione è preceduta da un lungo capitolo (pp. 21-139) dedicato all’elaborazione dei dati che saranno presentati nelle singole schede. Si tratta di una sezione prevalentemente linguistica, esaminando le peculiarità linguistiche delle varie aree, sia in senso diacronico che sincronico (con un’analisi dunque che privilegia non solo l’evoluzione degli aspetti linguistici legati all’epigrafia funeraria ma anche e soprattutto quelli di confronto con attestazioni provenienti dalla medesima area). La disposizione del materiale segue criteri geografici, sulla base delle medesime scelte adottate nel SEG, segue poi un ordine cronologico di catalogazione. Le schede presentano la descrizione del supporto (sono rari i casi in cui la studiosa non ha eseguito l’autopsia del pezzo); sono presenti dati riguardanti la provenienza della pietra e il luogo di conservazione, nonché le datazioni e i riferimenti bibliografici. Del testo si fornisce la trascrizione e la traduzione. Le fotografie sono presenti solo nei casi in cui l’epigrafe sia stata oggetto di autopsia. Alcuni testi sono corredati di un commento.
Il volume è redatto in catalano. L’autrice fornisce una traduzione in tedesco della prima parte dell’opera (escluso il catalogo), mentre le conclusioni sono in inglese. Per una recensione al volume, cfr. Marchiandi 2015, pp. 1-5.

La studiosa traduce così CEG 11: «De Pitàgores. A causa de la proxenia per l’excel·lència dels seus avantpassats i d’ell mateix, els atenesos van enterrar aquí amb diners públics a Pitàgores, fill de Dionisi, el dolor per la seva mort va atènyer la seva pàtria Salíbria, nodridora de cavalls».