Legenda

A. Riferimenti: ad una voce di IG; a voci di SEG; ad altri repertori; link ad IG / PHI (se presenti) o ad altri database online;
B. Contributi documentali (strettamente epigrafici o archeologici);
C. Contributi al testo (filologici, linguistici, metrici, storici);
D. Contributi presenti in voci di catalogo o in monografie; articoli con trattazioni di più voci di CEG.
OS. Open Sources: database o strumenti di indagine accademica online.

 

A SEG 40.1650; 48.2212; 53.72; 55.2007; 58. 30; 58.1888; 60.1924; IG I³ 1200; PHI.
 
D

Stehle 1997; nel capitolo II pp. 71-118, cita i testi di numerosi epigrammi dedicatori e funerari nei quali si rintraccia la presenza delle donne. 
Tra i testi trattati ci sono CEG 19, 24, 28, 31, 34, 38, 47, 137, 138, 144, 152, 169, 273, 334, 354, 403, 413. A proposito di CEG 19 sostiene che «the subversion necessary for a woman to use the conventional language but also illustrate(s) women’s manipulation of language in contrast to the linguistic manipulation of women in performance». Per alcune recensioni a questo lavoro cfr. Hendrick P. R., «The Classical World» 92, no. 2, 1998, p. 173; Lardinois A., «The American Journal of Philology» 119, no. 4, 1998, pp. 633-636; Thalmann W. G., «Classical Philology» 94, no. 3, 1999, pp. 341-346.

 
C Ecker 1990; vedi CEG 2.
 
C

Robertson 2003, pp. 59-75; l’articolo esamina gli aspetti dell’andreia di Xenocles ed è diviso in tre paragrafi dove si affrontano diverse tematiche: I. Kouros, II. Kallos, III Kleos
Ristampa il testo di CEG 19 (a p. 60), cui allega la seguente traduzione inglese: «Having looked (prosidon) at your sema, Xenocles, one will know (gnosetai) a spearman’s andreia». Lo studioso propone ἐν[ορέαν?] come integrazione dell’ultima parola nella l. 2. sulla base del metro e del senso logico. La statua del kouros che si trovava sulla base dove è conservata l’iscrizione è ora perduta. Si tratta di un epitafio per un soldato dell’età arcaica unico nel suo genere: è piuttosto curioso, infatti, il fatto che l’iscrizione catturi l’attenzione sul monumento stesso per suscitare pietà o ammirazione verso il lavoro dello scultore. A tal proposito cita anche CEG 18, 150 e 161. Trova insolita anche la menzione della bellezza poiché generalmente nelle iscrizioni si cita e si commemora la bellezza di un monumento, non il monumento di una bella persona. Nell’ambito della discussione confronta l’iscrizione di CEG 19 a quella di CEG 68 (p. 61) che traduce: «Looking at the mnema of the dead Cleoetes, son of Menesaechmus, mourn how fair he was when he died». Esamina alcuni passaggi del topico <<flower of youth>>, confrontando passi tratti dall’Iliade e da Tirteo. Ritiene che l’immagine del fiore della giovinezza sia collegata alla necessità di esaltare qualcosa che ora è ormai perduto, mentre nel caso di Xenocles si insiste su qualcosa che è ancora visibile, attraverso la quale l’ἐνορέα del defunto può ancora essere riconosciuta dai viandanti. Poiché l’epitafio non specifica le circostanze della morte Robertson ne deduce che Xenocles non sia morto in battaglia, altrimenti, sostiene, i dettagli di tale evento sarebbero stati esplicitati. A mio avviso, in realtà, l’interpretazione postulata da Robertson non è necessaria né obbligatoria: è vero che in molti casi di caduti in mare o battaglia l’iscrizione offre puntuale testimonianza, ma è anche vero che l’assenza di ulteriori specificazioni non può e non deve essere addotta come conditio sine qua non per esprimersi con certezza sulle circostanze della morte del commemorato; tale elemento – è doveroso ricordare – rientra fra quelli definiti da Ecker 1990 come “circostanziali” e, in quanto tali, risultano talvolta del tutto assenti. Concordo invece con la posizione finale dello studioso, il quale ritiene che il il riconoscimento e l’identificazione delle virtù del defunto erano più semplici ed immediati per i viaggiatori che si fermavano a leggere l’epigrafe, grazie alla presenza della statua, poiché spesso l’arte figurativa nelle epigrafi ha la funzione di esplicare il compianto funebre su un piano che è altro rispetto a quello linguistico – letterario dell’iscrizione.

 
C Bruss 2005; vedi CEG 1. CEG 19 = Bruss 2005, p. 96 n. 32.
 
D Elmer 2005, pp. 1-39; vedi CEG 13.
 
D Tsagalis 2008; vedi CEG 1. CEG 19 = Tsagalis 2008, p. 321.
 
B Tueller 2010, pp. 42-60; vedi CEG 13.