Titolo Epigramma funerario per i figli di Amadokos, CEG 726b.
Trismegistos 887549
Autore e data Alessia Gonfloni, 10-09-2021. DOI 10.5281.
Editio princeps Saatsoglou-Paliadeli 1984 pp. 165-169 no. 22 (SEG 35.789).
Altre edizioni
Bibliografia Saatsoglou-Paliadeli 1999, pp. 353-367 (SEG 49.657); Επιγραφές κάτω Μακεδονίας B, 55.
Testo

Λυσανίας Παράμονος Νικόστρατος|

οἵδ[ε ˘ – ˘ ˘? ] παῖδες ἅμα εἰς [Ἀΐδην ˘]έ|βησα[ν],

μνημεῖο[ν δυσ]τυχὴς ὁ πα[τὴρ ἀνέθη]|κε Ἀμάδωκος.

 

Apparato

1. – – ]έ|βησαν lapis: κα]τ̣έ|βησαν S.P. in apparatu.

 

Metro

l.1 ametrica; vv.2-3: due esametri dattilici.

Traduzione

Lysanias, Paramonos, Nikostratos. Questi […] figli, insieme, andarono nell’Ade. L’infelice padre Amadokos (ne) eresse il monumento funebre.

Scrittura

Alfabeto: nessun elemento di alfabeto epicorio. La prima iscrizione si trova in alto, sul frontone, è ametrica e reca il nome dei tre figli commemorati. Una seconda iscrizione, su tre linee, si trova invece in basso, e reca due esametri iscritti in un campo rettangolare e ritagliato nella superficie della pietra stessa.

Lettere: ny e pi con asta destra più corta di quella sinistra; xi con aste a sinistra inclinate, rho con tratti ricurvi; omega con piccola curva e apici orizzontali brevi.

Fig. 1. Trascrizione del testo e disposizione metrica della seconda iscrizione, con appunti metrici e parentesi aggiunte a mano di Saatsoglou-Paliadeli 1984 p. 168.

Lingua Dialetto: ionico-attico.
Supporto

a) Tipologia del supporto: stele funeraria.

b) Materiale: marmo bianco grossolano. Il marmo è danneggiato in più punti e l’area presenta molte zone abrase o scalfite. Soltanto uno dei frammenti sopravvissuti restituisce un’immagine parzialmente vicina a quella che doveva essere la situazione originale della stele: si tratta del frammento oblungo che reca la porzione di testo ΠΑΙΔΕΣΑΜΑΕΙΣ.

c) Dimensioni: h. non nota; l. alla base (attuale) 0.709 m., in alto 0.648 m.; sp. 0.08-0.14 m.

d) Stato di conservazione: frammentario, attualmente ritrovati solo 6 frammenti.

e) Elementi descrittivi: la stele, probabilmente frontonale, si compone attualmente di sei frammenti, ritrovati in momenti e luoghi diversi dello scavo. Il riconoscimento dei frammenti e il loro ricongiungimento è avvenuto a partire da considerazioni epigrafiche e archeologiche. Coronamento e parte alta della stele sono stati quasi interamente ricostruiti, mentre risulta ancora mancante la porzione intermedia del monumento. La stele presenta tracce di pittura riconducibili ad un uomo, ad una donna e ad un bambino seduto e nudo. Sono incise due iscrizioni che costituiscono parte dello stesso monumento: la prima si trova in alto subito sotto il fronte e reca i nomi dei defunti, con altezza variabile. Sotto la scritta Νικόστρατος (il terzo nome) sono state riconosciute tracce di pittura rossa. La seconda iscrizione, costituita dall’epigramma, reca anche il nome del dedicante.

f) Luogo di ritrovamento: Verghina, Macedonia.

g) Luogo di conservazione: Verghina. Museo delle Tombe Reali di Aigai, BL 1786.

Cronologia 350-300 a.C. per motivi paleografici, soprattutto sulla base della scrittura di omega.
Commento Figli di Amadokos – commento
Immagini

Fig. 2. Prima Iscrizione, fotografia di Saatsoglou-Paliadeli 1999 pp. 45-46.

Fig. 3. Seconda Iscrizione, fotografia di Saatsoglou-Paliadeli 1999 pp. 46.

Fig. 4. Sezione della pietra dove Saatsoglou-Paliadeli legge il pronome ΟΙΔ[Ε. SI intravede la parte alta di una curva, la parte alta di un’asta verticale e infine la parte alta di un segno rettangolare. La ricostruzione di questa sezione è problematica perché il piano delle lettere dovrebbe essere più in basso rispetto a quello dei frammenti contigui, cfr. Fig. 3.

Fig. 5. La stele dei figli di Amadokos. Immagine da EKM B 55α.

Fig. 6. La stele dei figli di Amadokos. Immagine da EKM B 55β.