Peter Allan Hansen (20 aprile 1944 – 18 aprile 2012) è stato un filologo danese. Studiò all’università di Copenhagen e poi ad Oxford, dove divenne allievo di Lilian H. Jeffery, grazie alla quale si avvicinò allo studio dell’epigrafia in versi. Nel 1975, a Copenhagen, pubblicò un opuscolo di 53 pagine (A List of Greek Verse Inscriptions down to 400 BC An Analytical Survey), contenente un elenco delle iscrizioni metriche fino ad allora note e collocabili fra l’VIII e il IV secolo a.C. A questo progetto lavorò in maniera quasi esclusiva fino a qualche anno prima della morte: se infatti si escludono un breve articolo su Dionigi il Cinico (Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik 82, 1990, pp. 198-200) e i volumi III e IV di un’edizione critica di Esichio di Alessandria (Hesychii Alexandrini Lexicon, Bewrlin – New York 2005 e 2008), i lavori di Hansen furono dedicati sempre alle iscrizioni epigrammatiche.

Qualche anno dopo la pubblicazione dell’opuscolo di Copenhagen, nel 1983, lo studioso pubblicò il primo volume dei Carmina Epigraphica Graeca (CEG I), dedicato alle epigrafi epigrammatiche datate VIII-V a.C. Rispetto alla lista del 1975, i CEG offrono una discussione filologica dei testi, pubblicati con apparato critico, bibliografia e informazioni archeologiche essenziali. Circa sei anni dopo il CEG I Hansen pubblicò il secondo volume, intitolato Carmina Epigraphica graeca saeculi IV a.Chr.n. (CEG II) e comprendente anche una serie di addenda e corrigenda al CEG I, perché negli anni intercorsi fra la pubblicazione dei due volumi molti nuovi contributi erano stati dati alle stampe.

La disposizione dei testi all’interno dei due tomi dei CEG è piuttosto complessa. Le epigrafi sono organizzate in primo luogo per tipologia: funerarie (tituli sepulcrales), dedicatorie (tituli dedicatorii) o di vario tipo (varia).

Il secondo criterio di catalogazione è di tipo geografico: Attica, Eubea, Pepareto, Beozia, Tessaglia, Focide, Locride Orientale, Egina, Corinzia, Megare, Cleonea, Argo, Micene, Metina, Trozene, Laconia, Arcadia, Elide, Apollonia Illyrica, Cefalonia, Itaca, Etolia, Acarnania, Corcira, Pitecussa, Imera, Sibari, Pestum, Metaponto, Siracusa, Gela, Camarina, Selinunte, Locri Epizefiri, Mozia, Antipolis, Nasso, Amorgo, Delo, Cea, Paro, Taso, Thera, Cirene, Melo, Sicino, Samo, Chio, Eritrea, Smirne, Rodi, Cnidia, Cos, Alicarnasso, Egitto, Apollonia Pontica, Olbia, Sinope, Panticapeo, Licia, origini incerte.

Il terzo criterio è quello tipologico: documenti pubblici; documenti privati. Il quarto e ultimo è di tipo cronologico. 

Il presente catalogo si basa, in linea generale, su tali principi, esclusa la classificazione di tipo pubblico/privato, ormai obsoleta in epigrafia: il concetto di pubblico e privato, infatti, non solo varia a seconda delle epoche ma non è del tutto pangreco; è soggetto, in altre parole, a mutamenti anche rispetto ai luoghi.