Titolo Dedica su xeneion di Pothos per Ptoiophestos, CEG 429d.
Trismegistos 894784
Autore e data Alessia Gonfloni, 2-09-2020. DOI 10.5281.
Editio princeps Maffre 1999, pp. 13-17; 35-37 (SEG 45.459).
Altre edizioni Vottéro 2002, p. 78 n. 11 (SEG 53.452).
Bibliografia
Testo Ποθος (?) με ἐδο[κ]ε Πτοιοφεστ[ο]ι χσενε[ι]ο[ν].
 

Apparato

Ποθος: Vottéro; Γοθος inscriptio.

 

Metro

Trimetro giambico con elisione non notata e cesura pentemimere. La sequenza OI di ΠΤΟΙΟ è lunga[1]. La sillaba iniziale di ΨΣΕΝ̣Ε è lunga per ragioni metriche. Per la parte finale, Vottéro p. 78 suggerisce di scandire con  spondeo finale in ΨΣΕΝ̣Ε = ξείνηιον e sinizesi di –ηι. In questo modo, poiché il quartultimo elemento è costituito da una lunga, il verso può essere identificato con un trimetro giambico scazonte ischiorrogico, «raro in Ipponatte, rarissimo in Eronda ed evitato da Callimaco»[2]. In alternativa, si potrebbe considerare la possibilità di scandire ξεινει̯ον (con iota consonantico e quindi penultima breve).

[1] Cfr. CEG 333; 334; 336.

[2] Martinelli 2001, p. 134.

Traduzione Pothos mi ha offerto a Ptoiophestos come dono di ospitalità.
Scrittura

Alfabeto: rosso. L’iscrizione è costituita da una sola linea di scrittura di 31 lettere (con integrazioni).

Lettere: delta con occhiello curvo; epsilon con barre inclinate; my a quattro tratti, tipologia μ2 (isoscele)[1], piuttosto rara nell’area ma attestata anche in un’iscrizione sepolcrale[2] proveniente da Tanagra, datata fra il 600 e il 575 a.C e in un’iscrizione[3] proveniente dall’Acropoli di Atene;  sigma a tre tratti, comune a partire dalla seconda metà del VI;  digrafo per csi, comune nell’area.

Andamento: ortogrado.

[1] Cfr. LSAG p. 89.

[2] IG VII 579, CEG 109, SEG 39.445, 53.452; fig. 10. Per una trattazione specifica, cfr: Dumont 1878, pp. 89-92.

[3] IG I3 585; Fig. 9.

Lingua

Dialetto: beotico/epico.

Eventuali caratteristiche: ξείνηιον (epicismo).

Supporto

a) Tipologia del supporto: kantharos.

b) Materiale: creta marrone chiaro/beige.

c) Dimensioni: h. 0,165 m.; l. con le anse: 0,228 m.; diametro al bordo 0,153 m.; diametro ai piedi: 0,079 m.; profondità interna: 0,101 m.

d) Stato di conservazione: sessanta frammenti ricongiunti.

e) Elementi descrittivi: il vaso beotico è decorato con vernice nera brillante, (Fig 1-5). L’interno è nero, esclusa una banda alta circa 1 cm., sotto il bordo, tra i punti di congiunzione delle anse. In una di queste bande (faccia A) corre un’iscrizione dipinta, di 31 lettere (con integrazioni, fig. 6-8). La parte esterna delle anse è a vernice nera, come la base del kantharos, tranne un motivo a corona decorato situato all’attaccatura del piede.

f) Luogo di ritrovamento: sconosciuto.

g) Luogo di conservazione: collezione privata francese.

Cronologia Fine VI secolo – inizi V secolo a.C.
Commento Pothos – commento
Immagini Pothos – immagini